Woyzec
da Georg Büchner
con Lorenzo Gleijeses nel ruolo di Woyzeck,
Maria Alberta Navello, Stefano Moretti, Fabrizio Martorelli, Diego Casalis, Alessandro Meringolo, Marcella Favilla, Riccardo De Leo
scene Francesco Fassone
costumi Chiara Donato
luci Mauro Panizza
regia Emiliano Bronzino
FONDAZIONE TEATRO PIEMONTE EUROPA
Woyzeck, dramma incompiuto per la morte dell’autore a soli ventiquattro anni, ci mostra un mondo chiuso, claustrofobico, da cui non esiste nessuna possibilità di fuga: una realtà che riesce a distruggere ogni umanità e sentimento nell’anima del protagonista. Siamo di fronte a una drammaturgia aperta, frammentata che si presenta come un labirinto da cui è impossibile uscire e in cui s’intrecciano poesia, psicologia, critica sociale: un’analisi spietata di come la violenza reiterata e continua possa spingere un uomo “giusto” a compiere il peggiore dei crimini. Eppure Woyzeck è, nonostante tutto, un atto grandissimo di amore verso l’umanità, un amore che nasce dalla nostra capacità di comprendere e commuoverci anche dell’orrore più profondo.
RASSEGNA STAMPA
“…. Woyzek ha in Lorenzo Gleijeses un interprete quasi perfetto…”
Osvaldo Guerrieri – La Stampa
“….. il timido soldatino omicida per difetto si tramuta, grazie alla suadente interpretazione clinicamente perfetta di un grande attore emergente come Lorenzo Gleijeses, nella spietata radiografia di un mondo giunto al collasso di se stesso che aspira cinicamente a riciclarsi nel genocidio rituale del piu’ debole. Qui adombrato oltre che nell’assassino senza colpa del magnifico protagonista nella figurazione romantica e dolorosa della sua compagna cui Maria Alberta Navello, conferisce una grazia e un pudore che raggiungono il calor bianco della rivelazione. In uno spettacolo che allinea un’equipe di giovani tutti singolarmente ispirati a rilanciare finalmente quel teatro di poesia e di civile incidenza da troppo tempo assente dalle ribalte di casa nostra.”
Enrico Groppali – Il Giornale